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TRIATHLON SPRINT CITTA' DI TORINO (08/10/2017)

08/10/2017 - Triathlon Sprint Città di Torino (750 metri nuoto, 21 km bici, 5 km corsa) - prima gara di triathlon del 2017 e della mia vita.

Ad inizio estate sembrava lontanissimo e poi, come spesso accade, dopo mesi vissuti tra lavoro, allenamenti, vacanze e molte altre belle esperienze da ricordare, ecco che il fatidico giorno X arriva: domenica 8 ottobre, la data del mio esordio nella triplice disciplina.
Se qualcuno 2 o 3 anni fa' mi avesse detto che sarei arrivato fin qui, lo avrei immediatamente etichettato come un pazzo visionario, ed invece eccomi qua a raccontarvi il primo triathlon della mia vita che, come ogni prima volta, mai dimenticherò. Un esordio speciale perché avvenuto sulle strade di casa, sull'asfalto di quella Piazza d'Armi che mi ha visto fin da bambino quando passeggiavo al fianco di mio nonno e che da qualche anno fa da cornice ad alcuni dei miei allenamenti. Un esordio speciale perché avvenuto dopo un percorso personale affascinante e motivante, lungo più di un anno e mezzo, da quel gennaio 2016 quando, dopo la fine di un'indimenticabile esperienza, decisi di portare avanti queste tre discipline per poi arrivare ad unirle in un'unica grande prova di sport e di vita.
Trascorro la giornata precedente all'esordio in assoluto riposo, con il pensiero rivolto più all'allestimento in modo corretto della zona cambio che non alla gara in sé. In un batter di ciglia trascorre la notte, e sotto un cielo soleggiato che profuma ancora d'estate mi sveglio il giorno della gara pronto per scrivere un'altra bella pagina della mia storia personale.
Dopo la mia solita colazione, arrivo presso la Piscina Aquatica con largo anticipo, predisponendo tutto il necessario e cercando di calarmi progressivamente nell'ambiente triathlon, osservando ed ascoltando tutto ciò che accade intorno a me.
Quasi subito incontro la mia collega Annamaria Lato, che con sua figlia Giorgia (alla fine terza assoluta nella gara femminile) e suo marito Giorgio conoscono il triathlon ormai da diversi anni. La sua presenza mi aiuta molto fin da subito, sia per i consigli tecnici sia per il supporto psicologico di cui chiunque avrebbe bisogno prima di affrontare un'esperienza del tutto nuova. Una volta entrati in piscina, tra il pubblico arrivano anche tre mie carissime amiche (Paola, Cecilia ed Elisa), anche loro al mio fianco in quest'importante giornata.
Nel frattempo comincia la gara con le prime due batterie (donne e prima batteria uomini) che affrontano la frazione di nuoto. L'attesa a bordo piscina sembra eterna, a tratti così snervante da togliere energia alle gambe e soprattutto alla mente.
Sono circa le ore 14, è finito il tempo dell'attesa e dei pensieri, si comincia: una volta in acqua parto per quinto, nuotando mi sento bene ma non come al solito, bracciata dopo bracciata arrivo alla quindicesima ed ultima vasca, per poi uscire immediatamente dalla piscina con le mie amiche al seguito che tentano di farmi qualche foto (come potete vedere è uscito un ectoplasma o qualche altra entità degna del film Ghostbusters che però, vista in una certa ottica, ha un tocco decisamente artistico).
Fuori dalla piscina il clima è perfetto, come in una giornata d'estate in cui afosità ed umidità sono completamente assenti. Dopo circa un minuto lascio la T1 e salgo in sella alla mia bici: le gambe sono dure, fatico a prendere ritmo, ma dopo il primo giro cominciano a sciogliersi e la mia pedalata acquisisce sempre più dinamicità. Nel frattempo la mente viaggia: la voglia di dare il massimo per raggiungere il traguardo, gli allenamenti svolti in questo anno e mezzo, le persone che ti sono vicino e sai che ti stanno pensando, la voglia di dimostrare a te stesso quanto vali e dove puoi arrivare. Come si dice in queste occasioni, "the mental game is a nice game to play".
Arrivo all'ingresso della T2, c'è Annamaria che mi aspetta sulla linea di demarcazione per ricordarmi di scendere correttamente dalla bici prima di varcarla. Appoggiando la gamba sinistra sull'asfalto la sento talmente imballata che rischio seriamente di cadere (come potete vedere nel video), ma fortunatamente riesco a tenere sia me che la bici ed a correre in zona cambio.
Inizio la frazione di corsa con grande fatica: il tratto di Via Filadelfia è in leggera salita sotto il sole, le gambe sono rigidissime, ma non c'è spazio per nessun pensiero negativo: l'obiettivo è a meno di 5 km e lo raggiungerò correndo sulle strade di casa. Piano piano le gambe si sciolgono, passa dentro di me un'altra carrellata di pensieri: allenamenti, persone, parole, sogni...tutto ciò che c'è di più bello. Dopo il punto di ristoro idrico inizio il secondo giro con un'andatura più congeniale ai miei soliti ritmi, riuscendo a superare un altro concorrente. Arrivo agli ultimi metri, un volontario mi urla "sempre dritto...dai che è fatta!". Vedo il traguardo, le mie tre amiche ai lati delle transenne...è fatta davvero...ci sono...taglio il traguardo...I'm a finisher! ho concluso il mio primo triathlon!!!
Le prime sensazioni sono indimenticabili, mi abbandono in un sincero ed affettuoso abbraccio ad ognuna delle mie amiche, consapevole di aver concluso una gara che, al di là del risultato decisamente migliorabile, rappresenta per me un punto di arrivo ma al tempo stesso un punto di partenza verso nuovi e sfidanti obiettivi in questa disciplina che richiede tanto impegno ma regala sensazioni meravigliose.

E' tutto, ma questa volta non posso concludere il mio racconto senza alcuni sinceri ringraziamenti alle persone che, con la loro presenza, con il loro sostegno o semplicemente con il loro pensiero, mi hanno accompagnato durante la gara di domenica 8 ottobre e durante questo percorso intrapreso circa un anno e mezzo fa.
GRAZIE a mamma e papà, le persone che in tutta la mia vita hanno sempre creduto in me nella scuola, nel lavoro e nello sport, senza mai chiedere né un come né un perché, ed anche questa volta al telefono dopo la gara mi hanno semplicemente detto "siamo fieri di te".
GRAZIE alla Cuneo Triathlon per l'organizzazione dell'evento, in particolare a Nerattini Davide per le info tecniche ed organizzative.
GRAZIE ad Annamaria Lato ed Andrea Rosso, che in quest'ultimo anno mi hanno dato un grande aiuto tecnico e psicologico dandomi i giusti consigli e sostenendomi sempre.
GRAZIE al mio gruppo di amiche ed amici più cari, con i quali ho condiviso in questi ultimi 2 anni innumerevoli momenti di gioia e di sincera amicizia: Paola Millet, Elisa Strobbia e Cecilia Grixoni che erano presenti ad incitarmi, e poi Stefania Gorlato, Anna Rosa Di Lorenzo, Gianna Betta, Francesco Giustino, Paola Peca, Barbara Bono, Claudia Rossato, Gianna Stampone e Luciano Bianco, che non hanno potuto essere presenti domenica ma col pensiero erano lì a sostenermi, vi voglio bene.
GRAZIE al neonato gruppo RUNNING IN ANARCHIA, in particolare alle mie super-tifose Taco Laura, Alina Covasneanu, Alessia Benedusi, Emilia Campo, Maria Cortina, Emi ?i?ková.
GRAZIE al gruppo CORRERE OLTRE, di cui da qualche settimana sono diventato capogruppo per Torino e provincia, in particolare all'admin Alessandro Tonet, a Mariarosa Pepe ed alla mitica "Fish" ovvero Sabrina Pesce.
GRAZIE al gruppo CENTO DI SPORTS ed al suo admin Franco Telloli che certamente pubblicherà questo mio racconto.
GRAZIE ai componenti della pagina La sfida dei quattro coglioni, alcuni dei quali saranno con me nel mio prossimo grande appuntamento del 29 ottobre: la mia prima mezza maratona.
Dulcis in fundo, GRAZIE alla mia squadra di Running, la mitica Runnerpillar, al presidente Gianmarco Bardini, a Luca Utzeri e Luis Saibon, tutte persone che mi hanno accolto volentieri nel loro team e che credono nei veri valori dello sport. Non a caso ho scelto di gareggiare nel mio primo triathlon indossando la nostra maglietta ed il nostro cappellino.

Andrea Cocco
Andrea Cocco, 19 ottobre 2017

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Grande Andrea, sei una forza, siamo fieri di averti in squadra!
gianmarco bardini, 23 ottobre 2017

Che emozione Andrea, sei un grande!
Luca Utzeri, 22 ottobre 2017

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