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C'è una scena memorabile in Apocalypse Now. Il capitano Willard si trova in una battaglia sulla spiaggia del fiume Nung, dove il tenente colonnello Kilgore vuole che i suoi uomini facciano surf, nonostante si trovino sotto il fuoco nemico.
- Per la miseria! Non crede sia un po' rischioso mettersi a giocare?! - dice Willard a Kilgore.
- Se io dico che è sicuro fare il surf su questa spiaggia, significa che non c'è pericolo capitano! Io non ho paura di fare il surf in questo posto. E quindi farò il surf in questo cazzo di posto!
Ecco, in questi giorni di quarantena, me li immagino così i runners là fuori, a fare il loro cazzo di surf sotto il bombardamento nemico.
Il dibattito Correre Sì o Correre No s'è scatenato tra i runners d'Italia e nel mio stesso animo. Su Runnerpillar.com trovate i due partiti a confronto, rappresentati da due runners molto più esperti di me: Gianmarco Bardini per il "Io Corro Da Solo" e Maurizio Garassino per il "Io Mi Alleno a Casa".
Per quanto mi riguarda, non riesco ancora a prendere posizione. Io son fermo da 4 giorni - cosa che non capitava da mesi - e, al momento, il mio equilibrio psicofisico sembra reggere. Per sfogarmi a casa, mi sono scaricato una di quelle app per fare esercizi, con la vocina femminile che ti dice "Questo esercizio è utilissimo per i runner! Ancora dieci secondi dai! Non dimenticarti di respirare", per poi lasciarti con una strana nausea e un gran dolore al culo.
Comunque sia, la Legge permetterebbe la corsa, ma il buonsenso? Vale la pena correre il rischio? Ma poi una corsetta è così diversa da un'uscita per far pisciare il cane?
Insomma, se credete che il gioco valga la candela, allora fate bene a correre. E fate bene a correre se proprio non potete farne a meno. Io vi capisco benissimo, fino a qualche giorno fa ero come voi (domenica mi son corso una Mezza Maratona in solitudine per la ciclabile del mio paese). Adesso, invece, la situazione generale, la sua serietà, mi ha fatto passare la voglia, di giocare al mio gioco preferito. Ma sappiate che non vi criticherò mai, se doveste scegliere di fare una corsetta per scaricarvi un po', da tutte le ore passate in casa e dallo stress che questa situazione surreale ci causa. Siamo tutti dalla stessa parte, ma con due modi diversi di affrontare il nemico, come Willard e Kilgore su quella spiaggia in Vietnam.
In fondo, come dirà lo stesso tenente colonnello Kilgore poco dopo: "Prima o poi, questa guerra finirà".
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