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#iorestoacasa e RULLO LIBERO!

Sono ormai un paio di settimane che non mi alleno all'aria aperta se consideriamo anche il terrazzo come un allenamento indoor.
In questo periodo di doveroso e forzato #iorestoacasa i veri protagonisti per il mio allenamento sono i rulli.
Prima di fare un excursus da mero utilizzatore su questi "attrezzi da allenamento" mi preme fare alcune premesse:
- per me l'allenamento indoor (tapis roulant e rulli) seppur noioso non ha mai costituito un problema e/o un limite
- ho una sudorazione molto contenuta (qualche amico mi dice che sono di plastica!) e ho una grande sopportazione del caldo
Mi ricordo una delle mie prime maratone che, per problemi logistici e di tempo, l'ho preparata quasi interamente sul tapis con tanto di ripetute e lunghi; il mio personal best di permanenza sul tapis fu di circa tre ore; la maratona, come da previsioni, fu chiusa abbondantemente sotto le quattro ore.
Ricordo anche che ho preparato parte di un paio di ultra trail con la bici e i rulli sostituendoli alla corsa a causa di infortuni.
Negli anni ho dovuto fare amicizia con la bici sia quella da corsa che la mtb e cosi anche con i rulli; passano gli anni e i chilometri percorsi di corsa iniziano a far accendere qualche spia e nasce l'esigenza, la necessità di diversificare, scaricare muscoli, articolazioni e anche la testa ha bisogno di variare l'attività.
In casa i rulli non hanno una collocazione fissa e cambiano stanza a seconda dell'esigenza; la posizione preferita, a parte il terrazzo, clima permettendo, è in salone con vista arco alpino; il Musinè e il Rocciamelone che mi sorvegliano e in questo periodo mi danno speranza che prima o poi ci tornerò correndo.
Asciugamano, acqua, iphone, ipad e telecomandi vari sono gli accessori che mi metto a disposizione e siamo pronti a pedalare sulla mia bici di strada, quella di sempre, con le mie misure e i segni delle mie chiappe sul sellino.
Qualche giorno fa ho postato qualche foto e qualche video dei miei allenamenti sui rulli e un'amica mi chiede se è necessaria la maglia da bike; utilizzo le tasche anteriori per riporre parte di accessori sopra citati, insomma mi manca solo il caschetto!
Non è così facile e semplicistico switchare gli allenamenti di corsa con bici e o rulli ed è fortemente consigliato essere guidato da un tecnico che modulerà gli allenamenti e le varie sedute e, cosa non da poco, analizzerà i dati in uscita delle tracce delle sessioni di allenamento.
Anche se gli imminenti obiettivi corsaioli strada e trail e anche quelli non cosi imminenti, sono tutti saltati, reputo necessario l'affiancamento di un coach che comunque garantisce l'utilità delle uscite e contribuisce a dare un senso a fare il criceto sui rulli.
In questo senso sono fortunato e, come da diversi anni, sono affiancato da Sergio Benzio (sport2wincoachingservices) per altro, molto attivo sui social in questo periodo con video tutorial; in particolare ne ha pubblicato uno proprio sull'allenamento bike indoor.
Già solo queste premesse sarebbero meritevoli di un articolo a sè, ma torniamo ai nostri rulli.
Ne ho provati e poi testati tre modelli nel corso di qualche anno e negli ultimi due mesi, in tempi non sospetti, continuo a ripetere che non sono un tecnico ma un mero utilizzatore con qualche chilometro sulle gambe (se solo loro potessero scrivere!) e prima dell'acquisto mi rivolgerei tre domande:
- budget a disposizione (fondamentale a prescindere, e poi dicono che il denaro non è tutto!)
- quanto penso di utilizzarlo (a parte questo periodo rulli a gogo, ma quanto durerà questo periodo?)
- come penso di utilizzarlo (solo come scarico alla corsa, come allenamento specifico e quindi devo fare dei lavori altrettanto specifici e di qualità che richiedono un cruscotto di valori quali fc, watt, rpm ecc).
Le tre principali macro-caratteristiche di un rullo sono:
- il posizionamento della bici;
senza togliere la ruota posteriore e quelli a trasmissione diretta dove il rullo ha il pacco pignoni e sostituisce la ruota posteriore;
i primi basici ed economici tendono ad essere rumorosi, consumano il pneumatico e non danno una pedalata cosi realistica specie nelle simulate pendenze;
quelli a trasmissione diretta più performanti e per lavori di qualità (watt erogati che influiscono sul prezzo, pendenze ) , decisamente più silenziosi
- il tipo di freno/resistenza
il basico è costituito da un cavo con leva da cui si regola la resistenza frenante ;
quello elettro-magnetico sicuramente più attendibile, pedalata più fluida; necessitano di presa di corrente
tralasciamo la descrizione dei ciclo-mulini e dei modelli ancora più evoluti soffermandoci sui modelli più diffusi
- multimedialità
I rulli interattivi sono in grado di interagire direttamente con applicazioni e software e la resistenza viene pilotata direttamente dal programma/percorso prescelto
I rulli smart interagiscono anch'essi con applicazioni e software ma la resistenza deve essere impostata manualmente.
I rulli tradizionali senza interattività, a mio avviso, devono almeno essere accompagnati da un sensore di cadenza tanto per capire come stiamo pedalando.
Altro particolare che i rulli basici non tutti hanno a disposizione nella confezione un appoggio da posizionare sotto la ruota anteriore al fine di far stare in piano la bici; ottimo sistema una bolla da muratore e qualche libro di vario spessore da posizionare per trovare l'allineamento perfetto.
Non vorrei e forse non sarei in grado di addentrarmi in tecnicismi e navigare nel mare magnum del mercato e delle filosofie biker dei rulli, anche se ho percorso parecchi chilometri forse più sui rulli che in bici; non vorrei, altresì, far diventare una guida all'acquisto o altro questo mio scritto che vuole solo esser un elogio ai rulli che stanno accompagnando questo isolamento forzato.
Proverò a descrivere un allenamento su un rullo tradizionale dove il menu prevede una ventina di minuti di riscaldamento, qualche ripetuta in salita della durata di tre minuti con recupero agile di due minuti e poi dieci minuti di defaticamento.
Il riscaldamento è sempre agile e si cerca di stare attorno alle 90 pedalate al minuto e i minuti passano in fretta con musica ambient in sottofondo;
si inizia a salire e si inizia a smanettare sulla leva della resistenza per indurire al massimo, mi metto in piedi e cerco di tenere le 40 pedalate, controllo anche la fc, le gambe scoppiano e la fc non sale;
dopo le prime tre ripetute inizia la irrequietezza e nei recuperi prendo dalla tasca il telecomando accendo la televisione e c'è la D'Urso, zapping c'è la Cuccarini scappo e rimetto musica ambient.
Pedalo in piedi il rullo cigola e la gomma slitta, addio pedalata "rotonda"; incredibile ma riesco a sudare;
la vetta non è ancora raggiunta e si continua a salire; arriva Elisabetta dicendomi che sente il rumore dei rulli tre piani più sotto, la riconosco e riesco a salutarla.
Ho finito l'acqua della borraccia, l'asciugamano mi è caduto per terra ma sono finalmente all'ultimo strappo; tolgo la resistenza e inizio a respirare e così anche le gambe si alleggeriscono; non posso dire che sia volata un'ora e mezza ma anche questo allenamento lo abbiamo portato a casa (in tutti i sensi).
Troppo semplice eseguire il medesimo allenamento sui rulli interattivi!

#iomiallenoacasa #lamiavicinaamailrumoredeirulli #miamoglieunpomeno #nonsisputaperterra

runnerpillar.com, 20 marzo 2020

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